GLI AFFRESCHI DELLA CROCETTA

del XV - XVI secolo

 

Sant Francesco d'Assisi

Festa 4 ottobre

Nato ad Assisi il 1182 c.a; figlio del mercante si stoffe Pietro e Bernardone, dopo una giovinezza spensierata si convertì abbracciando la povertà e dedicando la sua vita a Dio.  Predicando la penitenza, vivendo di elemosina e dedicando la vita ai bisognosi, incarnò una religiosità pura e alternativa.  La sua vita è segnata da numerose imprese, dalla fondazione dell'ordine dei frati minore alla predicazione pacifica del vangelo al sultano, a Damietta (Egitto). Il 14 settembre del 1224 ricevette le stigmate sul monte della Verna.  A lui si deve la composizione del cantico delle creature. Canonizzato nel 1228, ad appena due anni dalla morte, divenne in breve uno dei Santi più popolari della cristianità. Invocato particolarmente contro la povertà e la peste. Qui è rappresentato con il saio, il cingolo  a tre nodi (che ricordano i voti di povertà, castità e obbedienza), le stigmate,  il libro e la croce, che ne ricorda l'appellativo di "alter Christus". Oltrre che alla vasta diffusione della devozione, la realizzazione di questa figura può essere ricondotta alla presenza del territorio Cento-Pievese, di confraternite legate alla spiritualità francescana.

San Martino di Tours Vescovo

Festa 11 novembre

Patronato:Mendicanti

Etimologia: Martino = dedicato a Marte

Emblema: Bastone pastorale, Globo di fuoco, Mantello

Nato in Pannonia nel 315 ca., figlio di un ufficiale romano.Mentre si trovava ad Amiens incontrò un povero al quale dono metà del suo mantello, e la notte seguente, sognò che Gesù la indossava. Interpretato il sogno come una chiamata, si fece battezzare e lasciò l'esercito per dedicarsi alla vita religiosa.   Divenne vescovo di Tours, fondò monasteri e compì molti miracoli. Il suo culto si diffuse per tutto il medioevo.  Protettore di militari, sarti, osti, e mercanti, si festeggia l'11 novembre.  Qui è rappresentato con i suoi attributi classici, la spada, il cavallo e il mantello.  La presenza di questo santo, la cui devozione proviene dall'area d'oltralpe, costituisce un ulteriore indizio di un legame dell'Oratorio con i pellegrini di passaggio tra nord e sud d'Italia.